III POST: "Nuove sostanze.L'informatica e il rinnovamento dell'architettura"

"Nuove sostanze. L'informatica e il rinnovamento dell'architettura"


"I messaggi dell'epoca industriale erano dichiarativi, assertivi, certi. Pensiamo alla pubblicità. Quella della società industriale cercava di dimostrare la bontà del prodotto attraverso le sue caratteristiche, quella della società dell'informazione invece trasmette "una narrazione" una storia del prodotto, dando assolutamente per scontato che il prodotto funzioni. In un caso il messaggio tende ad essere oggettivo nell'altro soggettivo e sostituisce ai meccanismi certi della "causa ed effetto" le immagini dinamiche e polidirezionate delle figure retoriche." di Antonino Saggio


Il nostro mondo sta cambiando. Stiamo prendendo coscienza di una nuova visione del mondo che vede l'affermarsi di nuove sostanze, crisi e opportunità. La società dell'informazione va oltre l'idea che un prodotto debba funzionare bene, esso deve raccontarci qualcosa, deve trovare in noi un  motivo valido per convincerci ad acquistarlo dando per scontato la sua utilità e il suo buon funzionamento. Aspetto interessante che viene messo nell'articolo è l'iper-funzionalità che si riflette nella flessibilità delle funzioni di un'opera architettonica o di un prodotto di arredamento e design che svincolandosi dalla loro forma iniziale creano degli ibridi. Facciamo un esempio: un letto non è più un semplice elemento di riposo ma può diventare contenitore di oggetti o incorporare nuove funzioni. Possiamo quindi affermare tre sostanze che hanno portato al rinnovamento dell'architettura dei giorni odierni: la nuova cognizione delle "brown areas" o aree dismesse, quali campi di fondamentale importanza per le risorse che possono offrire in chiave informatica; il concetto di paesaggio che rimette in gioco i rapporti tra architettura e natura e infine, lo spazio "come sistema" che vuole pensare un'insieme di corpi e la relazione dei vari corpi in cui si frammentano gli edifici,si cercano pertanto spazi come sistemi complessi.
Due sono le opere chiave:la prima è Bilbao,apparentemente esercitazione plastica sulle traiettorie futuriste,in realtà nuova intersezione urbana che crea nuovi spazi civici; la seconda invece Tourcoing, conservazione di manufatti preesistenti che nei fatti inventa un nuovo spazio interstiziale tra una nuova copertura tettoia e i tetti preesistenti in una visione mediatica, multimediale fluidamente digitale.


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